About us: La passione per la musica dei The Doors, le sensazioni che trasmettono i loro brani e i loro testi non possono essere descritte con le parole, suonare la loro musica è vivere un esperienza unica e travolgente, ogni volta che metto le mani sullo strumento e comincio a suonare vivo emozioni nuove ed indimenticabili.
“Hey amico, la musica mi fa stare bene, tu come stai quando mi ascolti suonare?”
Gli Strangers si formano nell’ estate del 2013, con la volontà comune e la voglia di provare a trasmettere a tutti coloro che amano i Doors ed anche a coloro che non li conoscono un po’ di quella atmosfera seducente che accompagnava le loro esecuzioni.
Simone Contiero (Bass): Io suono il basso e mi sono detto “sarebbe bello suonare i brani dei Doors, effettivamente molti dei loro pezzi in studio sono suonati col basso, perché non fare un band e suonare i loro brani e chi se ne frega se non c’era il bassista”.
Enrico Teruzzi (Vocals), suona con me da 25 anni, canta di tutto e molto bene tutto, ha tutti i dischi della band e conosce anche la versione che sta solo in quel bootleg rarissimo, “chi meglio di lui come cantante?”, e poi è un vero cantante, non uno che prova a scimmiottare l’unico ed inimitabile Jim Morrison come tanti che si vedono in giro, ascoltarlo ti da molto, l’amore per la musica, l’amore per i Doors.
Mario Orefice (Guitar) è entrato in sala e ha cominciato a provare i suoni, ho pensato “cazzo questo si che è acido e graffiante, è lui quello che ci serve”, ed eccolo a rutilare sulla chitarra con il suono giusto, quello che ha l’impronta della fine degli anni 60, il rock, il blues, la psichedelia di Robby Krieger.
Johannes Emmerling (Keyboards) “un tedesco in Italia, che ci fa qua?”, meno male che c’è, trovare un tastierista che suona i Doors può essere un grosso problema, lui è uno che la differenza la fà, preciso e puntiglioso nella ricerca dei suoni, ed estroso e grintoso sui tasti, io e lui cerchiamo a fatica di stare dietro all’immenso Ray.
Vanja Bognetti (Drums), batterista rock da più di 25 anni, entra nel mondo delle ritmiche jazz di John
Densmore ed in pochissimo le fà sue, “the time machine” la potenza non è nulla senza
controllo.
Non siamo i Doors siamo gli Strangers ed il nostro tributo alla loro opera è solo un granello di sabbia nel deserto musicale dei giorni nostri, ma anche un granello di sabbia se ti entra in un occhio può farti scendere una lacrima.
Simone Contiero
Previous member:
Fabrizio Pisanello (Drums) non conosceva una canzone della band, suonavo con lui in un progetto acustico ed avevo già avuto modo di apprezzare la sua raffinatezza e precisione alla batteria, Funky, Jazz, Rock, Blues, lui è nato con le bacchette in mano, e si sente, è entrato subito nelle sonorità e nelle particolarità dei fraseggi alla Densmore.
Here you found our current repertoire.
An dhere a link to a previous side project of us: Ab… Something